Questa volta la BigFishGames si è avventurata a tradurre nel linguaggio dei giochi casual il capolavorro della letteratura classica Delitto e Castigo, di F.M.Dostojevskij. Questo nuovissimo punto di vista è stato intitolato Crime and Punishment: Who Framed Raskolnikov?. Si tratta di una straordinaria avventura di ricerca Oggetti Nascosti che ti vede viaggiare a ritroso nel tempo fino alla Russia del 19° Secolo, dove dovrai prevenire l’omicidio di una vecchia signora. Il gioco si apre con alcune scene confusionarie e realizzate con colori alquanto “fangosi” che, nonostante la grafica fotorealistica, vengono fuori in maniera piuttosto sfocata, lasciando molto a desiderare. Molto spesso è addirittura impossibile capire la natura e il significato di certi oggetti, e a chi interessa esplorare una scena incomprensibile per 15 minuti o più? E’ davvero molto noioso e fastidioso continuare a consumarsi gli occhi sulla stessa scena senza ottenere il benché minimo risultato. D’accordo, puoi utilizzare gli aiuti, ma si ricaricano molto lentamente; in più, la musica di sottofondo è alquanto deprimente, e certe volte sembra anche fuori posto e per nulla adeguata al tema delle location. Se possiamo chiudere un occhio su grafica e suoni scadenti, non possiamo perdonare una giocabilità goffa e illogica. Man mano che procedi attraverso una trama a dir poco strana, ti troverai a dover superare i soliti mini-giochi sparpagliati qui e là, che per fortuna possono essere saltati dopo che un timer si è lentamente riempito. Tutti i mini-giochi sono visti e rivisti, facili da completare e non meritano la minima considerazione. Anche la trama di fondo è molto discutibile, andando a scontrare proprio con il titolo stesso del gioco. Essendo un investigatore che proviene dal futuro, sei arrivato sin qui per scoprire il movente che porta il protagonista a commettere un omicidio, e per cercare di fermarlo. In questo contesto, il titolo “Crime and Punishment: Who Framed Raskolnikov?” suona piuttosto ridicolo, poiché la storia che guida il gioco è ben lungi dall’essere votata al tema criminoso. Che confusione! Quindi, un’altra splendida storia che alla fine si rivela solo una sciocca fantasia.