Questo mese di Ottobre inizia con il secondo capitolo della saga The Fall Trilogy, prodotta dalla Kheops Studio; si tratta di un nuovo gioco del genere Oggetto Nascosto che ti chiede inoltre di completare moltissimi puzzle e mini-giochi. Analizzando però The Fall Trilogy Chapter 2: Reconstruction, ci chiediamo se questo sequel è davvero in grado di rappresentare un qualche contributo a questo genere davvero inflazionato. Molto spesso gli sviluppatori fanno il passo molto più lungo della gamba: l’impegno di creare una trilogia efficace e credibile richiede davvero il dispiegamento di moltissime forze, e di un’abilità fuori dal comune! Sfortunatamente, qui assistiamo al verificarsi del caso in cui la seconda puntata di una serie risulta molto più debole della prima. Le scene sono belle, ma purtroppo neppure paragonabili al primo capitolo della saga. Il pericolo maggiore per i sequel è che vengono invariabilmente paragonati con il gioco originale, e in questo caso non possiamo non notare che ci troviamo di fronte a qualcosa che, rispetto alla prima puntata, appare molto più semplice e primitivo. Sono comunque presenti istruzioni alle quali potrai ricorrere in ogni momento durante il gioco. Per fortuna la Kheops Studio è riuscita a conservare almeno l’ottimo e fluido sistema di controllo. I mini-giochi sono alquanto nello standard, anche se contengono qualche interessante variazione che contribuisce perlomeno a renderli un po’ più “freschi”. Le grafiche con realismo fotografico appaiono molto belle, anche se talvolta un po’ “vaghe”; a causa degli sfondi poco definiti, inoltre, gli oggetti più minuscoli risultano praticamente invisibili. La musica e le voci recitate rischiano di darti sui nervi dopo un po’ di tempo trascorso a giocare; in questo caso, l’opzione “Turn off” è un sistema classico per salvaguardare le tue orecchie e il tuo sistema nervoso. Come se non bastasse, la durata di questa seconda puntata - di gran lunga inferiore alla prima - girerà ancora il coltello nella piaga della tua delusione. A questo punto siamo costretti a chiederci: cosa dobbiamo aspettarci dal terzo capitolo?