I ragazzi di Gunnar Games ci offrono l’ennesima storia noiosa intitolata Small Town Terrors: Livingston che ruota intorno a una famiglia dispersa e al male che ha avvolto un’intera cittadina. Perché noiosa? Perché macchine distrutte, l’atmosfera paurosa, i vecchi edifici sconnessi e le brutte scene sono già state viste e straviste mille volte. Perchè continuano ad insistere con questi titoli, quando sanno benissimo che i giocatori si lamentano? Credono veramente che questo è un modo di mostrare la loro indipendenza? Comunque, oggi esaminiamo uno di quei giochi che non intrattengono, anzi deprimono molto. Innanzitutto, Small Town Terrors: Livingston ha una grafica al di sotto di ogni standard accettabile, e appare confusa e brutta. Poi, ci sono solo tre colori principali: rosso, verde, blu. Onestamente, è alquanto deprimente dover affrontare un intero gioco con una grafica simile e in un ambiente in cui il mondo intero è ricoperto di rosso, verde o blu. Fa solamente voler scappare il giocatore all’aria aperta. Questo tipo di grafica rende le scene con gli oggetti nascosti decisamente snervanti dato che il contrasto è praticamente ridotto a zero e gli oggetti nascosti sono troppo minuti. Bisogna essere molto attenti e pazienti per trovare tutti gli oggetti con minima penalità per i click a caso. Tuttavia, gli enigmi sono abbastanza difficilotti e abbastanza innovativi. Il sistema di aiuti funziona altrettanto bene, fornendovi un buon numero di suggerimenti che si ricaricano in fretta. Tuttavia, Small Town Terrors: Livingston è pieno di lati negativi, ad esempio la musica è pessima e ripetitiva. Non vi è una mappa interattiva quindi si deve fare un bel po’ di avanti e indietro. Nel complesso, questo titolo non è dei migliori. Se siete soggetti a bruciore agli occhi, allora questo titolo non fa proprio per voi!