Sapevate che oltre all’associazione per i diritti degli animali, conosciuta per la sua scandalosa reputazione, c’è anche un bellissimo gioco svedese intitolato allo stesso mofo - Peta, o per l’esattezza Peta Game? Hanno fissato l’uscita della loro prima creazione per il 20 giugno, un gioco di avventura in Terza Persona intitolato Shaban, ed è di questo che parleremo oggi! Una grafica colorata con ambientazioni che scorrono di lato e simpatici personaggi colpiscono subito, appena si inizia il gioco. Mentre le prime scene appaiono un po’ scure, dopo mezz’ora di gioco, quando arrivate alla cittadina assolata, Shaban esplode in tutta la sua bellezza. Molti sfondi sembrano delle illustrazioni presenti nei libri di favole per bambini. Alcune sono divertenti, altre molto pittoresche, ma in generale l’intero gioco è disegnato in uno stile abbastanza inusuale con una grande attenzione ai dettagli, casette magiche, personaggi simpatici e buffi e tanti elementi animati. Inoltre, diversamente da molti giochi moderni, Shaban è un gioco in terza persona; ad esempio potete vedere personaggi che corrono intorno allo schermo in 2,5D o in un mondo psudo tridimensionale, il che è anch’esso un vantaggio abbastanza notevole. Combinando una grafica abbastanza inusuale e bella con una storia toccante su un pastore e la sua pecora coraggiosa, che, altrettanto stranamente, è basata su una leggenda persiana, con uno stile comico, personaggi divertenti e tanti momenti intriganti, Shaban potrebbe essere un vero gioiello, se non fosse per alcuni deficit notevoli. La prima cosa che balza all’occhio, una volta che si inizia a giocare, è l’assenza completa di testi. Il pastore Shaban e il piccolo agnellino senza nome, che si rivela essere il secondo giocatore nel gioco, comunicano tra di loro usando strane interazioni, come “Baa”, “Oh” e “Yeah”, pensano con strani simboli come “!¿#?*”, e non tengono un diario, il che magari non sorprende molto nel caso della pecora... Read more
Invece di una chiara guida c’è una lista di simboli, sui quali il puntatore cambia forma se passate sopra un’area attiva, e alcune brevi istruzioni sull’interfaccia del gioco. Non c’è bisogno di dire che non è un Arkanoid, in cui tutto è chiaro e comprensibile anche senza ulteriori descrizioni. Shaban è un gioco di avventura, e una guida di tre pagine non basta per introdurre il giocatore nel gioco. Ad esempio, non c’è nulla che faccia capire che l’inventario appare quando muovete il puntatore in cima allo schermo. Dio santo, non deve essere un enigma anche riuscire a trovare l’inventario!
Non c’è un diario, nè pulsanti utili sullo schermo a cui siamo abituati. La finestra dell’inventario sparisce in continuazione e il solo modo di aprire la mappa del gioco è di usare il pulsante «M» della tastiera. A essere sinceri, la mappa non è molto utile per la navigazione, ma la potete usare per spostarvi istantaneamente da un posto all’altro, e ciò può aiutarvi a risparmiare tempo quando vi spostate per la città. Inoltre, c’è un solo livello di difficoltà, anche se il gioco inizia facile e cresce di difficoltà. Le aree attive sono evidenziate, e il pulsante dei Suggerimenti si ricarica in circa due minuti. La maggior parte degli enigmi non hanno una logica, e ciò è davvero frustrante. Da notare anche che le azioni senza senso dei protagonisti e l’imprevedibile corso degli eventi rende il gioco ancora più duro e complesso costringendovi a spegnere il cervello e semplicemente provare tutte le soluzioni possibili.
Per quanto riguarda gli enigmi, nonostante il fatto che non c’è nulla di nuovo o unico, gli sviluppatori hanno pensato bene di complicare i comuni mini giochi ed indovinelli che forse avrete già provato molte volte. Per esempio, lo sfondo degli enigmi con filo spinato era talmente scuro che non riuscivo neanche a distinguere il filo. Considerando gli gli enigmi non si possono saltare, se si gioca a Shaban dovete prepararvi a trovare una soluzione con la forza bruta, il che, ad essere onesti, non è molto interessante nè divertente. Oppure consideriamo un attimo il compito con i meccanismi all’inizio del gioco. Per ottenere un pezzo del meccanismo dalla cavità, dovete trovare una calamita, poi catturare un millepiedi, poi attaccare la calamita alla sua schiena e correre nella cavità. Come cavolo si può avere la malsana idea di catturare un millepiedi e attaccare un magnete alla sua schiena?
Ci sono anche cazzate minori, che, comunque, causano molti inconvenienti. Ad esempio, dopo che usate un aiuto nella prima scena con oggetti nascosti, il pulsante diventa inattivo per un paio di minuti. Non c’è timer, orologi, nessuna tabella che indichi quanto si deve ancora aspettare. Infatti quando ho iniziato a giocare ho subito pensato ci fosse solo un aiuto per scena. Inoltre, tutte le scene possono essere chiuse manualmente premendo il pulsante “Salta”. Non è poi un incoveniente così significativo, e non rovina l’esperienza del gioco, ma, di nuovo, quando ho iniziato a giocarvi, ho buttato almeno un minuto aspettando la continuazione , ma poi ho capito che la scena era già finita.
In generale comunque è un flop. Con il suo potenziale enorme, Shaban mi ha dato molte più note dolenti che divertimento a causa di una serie di nei. L’assenza di parlato e di diario toglie molto divertimento al gioco, e l’illogicità di molte situazioni ed enigmi avvelena l’intera esperienza di gioco. Quando Peta Game farà uscire il suo secondo gioco, di sicuro lo proverò,ma non posso suggerire Shaban a nessuno, tranne che agli ammiratori e agli amanti dell’esotico. Buon divertimento!