Un membro della famiglia è disperso e dovrete capire dove si trova mentre sarete rincorsi dal male. Potete lanciare la prima pietra se non avete mai sentito una storia simile prima d’ora! Ancora una volta un’altra storia non troppo originale con oggetti nascosti intitolata Malice: Two Sisters che cerca di conquistarci. Ce la farà o no? In questo caso, vestirete i panni di una giovane donna di nome Victoria che deve risolvere vagonate di scene con oggetti nascosti per salvare la sua amata sorella Emily da un’entità malefica. Le scene sono abbastanza facili da completare, offrendo oggetti chiari e distinti nel mucchio. Alcuni richiedono di aprire scatole o armadietti, oppure interagire con altri oggetti per scoprire o ripararli, e gli oggetti chiave vi saranno dati solo alla fine. Tuttavia, alcune scene con oggetti nascosti mancano di un po’ di equilibrio. Ad esempio, vedrete una minuscola coppia di dadi di fianco a una mela gigantesca. Misure così ridicole degli oggetti caratterizzano Malice: Two Sisters come gioco amatoriale. Scene ripetitive con oggetti nascosti alimentano ancor di più questa sensazione. Mentre si gioca, ci si imbatte spesso in enigmi o mini giochi, ma c’è poca varietà anche per questi. Gli enigmi sono semplici e sembrano aver poco a che fare col gioco, sembrano non integrati affatto. La grafica è oscura come ci si aspetterebbe ma alcuni oggetti sono troppo piccini e possono non essere notati nelle sene. I suoni sono i soliti di sempre e non ben fatti. Nel complesso, Malice: Two Sisters non impressiona molto perchè pecca nell’atmosfera e nella storia in generale.