La Cateia Games ha preso il famoso gioco di Gestione del Tempo Shaman Odyssey, gli ha cambiato titolo, ha aggiunto qualche variante qui e là e senza il minimo rimorso di coscienza ha presentato il suo nuovissimo prodotto King’s Legacy. Quelli che hanno già giocato con Shaman Odyssey potranno vedere che non solo gli sviluppatori ne hanno preso a prestito alcuni elementi, ma che le grafiche e le meccaniche di gioco sono praticamente le stesse. A differenza del titolo “originale”, l’ambientazione di King’s Legacy non è piazzata su di un’isola tropicale ma in un villaggio medievale. Per cercare di nascondere in qualche modo le ovvie similitudini tra i due giochi, la Cateia Games ha cambiato i personaggi principali e ha fatto in modo di farti giocare nei panni di un principe che attraversa le campagne della sua terra, aiuta i suoi sudditi e cerca di riportare il suo regno all’antico splendore. Ciononostante, l’idea principale del gioco e il suo sistema di navigazione e di controllo non mancheranno di trasmetterti un forte senso di déjà vu…ma cerchiamo di dimenticare questo fatto imbarazzante e di focalizzare la nostra attenzione su King’s Legacy. Il tema medievale è ben congegnato, e presenta una buona realizzazione grafica. Secondo la trama, dovrai raccogliere alcune erbe che utilizzerai per preparare alcune pozioni in grado di aiutare gli abitanti del villaggio. Il processo di raccolta è piuttosto ordinario, ma creare gli incantesimi è un po’ più avvincente. Per esempio, questa volta non dovrai soltanto mischiare fiori e funghi dentro un vaso: prima dovrai pestarli oppure riscaldarli. Anche se questo “nuovo” gioco contiene alcuni miglioramenti, la sua interfaccia è sempre orrenda. Nonostante la piacevole grafica, che riesce a non farti desiderare di vedere altre parti della scena, non sarai in grado di trascinare il cursore del tuo mouse. Esiste comunque una ragione per provare a giocare con King’s Legacy, se ti sei già rimpinzato in passato con il tema di Shaman Odyssey. Buona fortuna!