Al primo sguardo, la trama del nuovo gioco Faded Reality, un titolo del genere Oggetto Nascosto prodotto dalla BigFishGames, sembra davvero molto interessante. Tutto è focalizzato sulla storia di una donna che, avendo ricevuto nuove cornee da un donatore, inizia ad avere visioni che appartengono alla persona che le ha donato questi organi. Come al solito, purtroppo, la trama accattivante è rovinata dalle meccaniche di gioco a dir poco piatte. Faded Reality è soltanto un comune gioco dell’Oggetto Nascosto, che presenta location con sfondi costellati di tonnellate di roba da esaminare; l’unica variazione all’assoluta normalita è rappresentata dalla ricerca di lettere dell’alfabeto che dovranno poi essere utilizzate per comporre delle parole. Il gioco di per sé stesso è decisamente semplicistico e poco ispirato. Alcuni oggetti sono enormi e piuttosto ovvi, mentre altri sono microscopici e per nulla inerenti alla trama né all’ambientazione. Ciò richiede un utilizzo pressoché continuo del pulsante dei suggerimenti; se ci fosse stato un pulsante vero, avremmo ormai i calli alle dita, in quanto abbiamo dovuto ricorrere agli aiuti praticamente in ogni occasione. Sono presenti parecchi mini-giochi, dal solitario alla combinazione di forme colorate al piazzare correttamente alcune lampade in modo da illuminare un’area…che possono, e dovrebbero, essere saltati a pié pari, in quanto sono tutti molto noiosi. Graficamente gli scenari sono decisamente belli, ma realmente faticosi per gli occhi, in quanto sono strapieni di oggetti nascosti piccolissimi e praticamente invisibili. Gli effetti sonori sono davvero belli, ma la musica di sottofondo è talmente irritante che non potrai fare a meno di spegnere subito. Ci chiediamo se gli sviluppatori abbiano deciso di focalizzarsi esclusivamente su nuove varianti, senza prestare la minima attenzione alla sistemazione dei numerosi problemi del gioco. Come puoi vedere, i risultati sono a dir poco pietosi; ci dispiace, ma in giro si possono trovare titoli “I-Spy” decisamente migliori.