Recentemente, la categoria dei giochi del genere Oggetto Nascosto è stata arricchita di un’altro titolo; stiamo parlando di Echoes of the Past: Royal House of Stone. Preparati a essere catapultato indietro di 1.400 anni per scoprire il segreto di un’orribile maledizione; in effetti, questo gioco si ispira molto allo stile del famoso titolo dello stesso genere, Dire Grove. Potrai esplorare il castello muovendoti con il mouse; il cursore si trasformerà in una freccia quando si troverà vicino ad un’uscita, e cliccando ti porterà in quella direzione. Durante il tuo percorso sarai accompgnato da un magico specchio parlante che ti fornirà le liste di oggetti da trovare ma anche gli eventuali suggerimenti di cui avrai bisogno. Essi ti serviranno quando trovare qualche oggetto sarà davvero troppo difficile, e ti sentirai prossimo ad abbandonare la ricerca. Il numero dei suggerimenti è predeterminato, e potrai aumentarlo solo trovando specchi all’interno delle location di ricerca. Per complicare ulteriormente il gioco, gli sviluppatori hanno deciso di penalizzare i click del mouse fatti a caso con la disintegrazione momentanea del cursore, che avverrà dopo troppi click sbagliati di seguito. I puzzle basati sull’inventario e i mini-giochi a corredo non sono troppo difficili, ma il castello è molto grande e certe volte può essere piuttosto difficile capire in quale direzione proseguire. Quando hai dei dubbi, ti basterà cliccare sul tuo specchio magico per sentirti ripetere la descrizione o magari ottenere un prezioso suggerimento.  Per il suo genere, però, Echoes of the Past: Royal House of Stone è davvero troppo corto, dato che lo si può terminare in tre ore circa. Le grafiche sono ben realizzate, anche se un’eventuale bassa risoluzione dello schermo potrebbe rendere alcuni oggetti piuttosto sfuocati; a parte questo macroscopico difetto, l’impressionante quantità di splendide animazioni presenti in ogni schermata deve essere vista per poter essere creduta! Ragni si arrampicano su per le ragnatele, gli oggetti si muovono per contro proprio, effetti di luce e polvere contribuiscono a rendere assolutamente credibili le stanze del castello. La musica di sottofondo si adatta perfettamente all’ambiente e rende ancor più spettrale l’atmosfera generale. Naturalmente, l’enorme offerta di giochi del genere ci rende sempre più schizzinosi; bando allo snobismo, quindi, e proviamo a giocare con Echoes of the Past: Royal House of Stone!