E’ sempre eccitante provare qualcosa di nuovo, specialmente quando si parla delle nostre esperienze nei giochi casual. Buried in Time, il recentissimo titolo prodotto dalla I-Play, parla delle avventure di due giovani archeologi, fortemente determinati a ritrovare un prezioso diamante seppellito da qualche parte sotto le infinite sabbie del nostro pianeta. In Buried in Time potrai trovare un’ottima combinazione di due generi differenti: simulazione e ricerca di Oggetti Nascosti. La vera natura del gioco sarebbe quella di pura simulazione, ma per renderlo più intrigante e coinvolgente gli sviluppatori hanno deciso di inserirvi alcuni puzzle e mini-giochi. Il concetto di fondo di Buried in Time è davvero ottimo, il tema archeologico è finalmente carino e originale: è davvero incoraggiante vedere qualcosa di nuovo rispetto ai soliti contadini o indigeni di villaggi sperduti. L’unicità della storia meriterebbe cinque stelle, ma l’eccessiva ripetitività delle missioni relative alla simulazione ci porta a ridurre a quattro stelle il nostro giudizio. Nonostante questo, i puzzle sono davvero molto avvincenti, e portano Buried in Time su di un piano decisamente più elevato rispetto ad altri giochi di simulazione. Ogni puzzle presentato si collega molto bene alla trama, e non potrai che essere felice nel vedere il mondo che piano piano si sviluppa e ritorna alla vita ogni volta che completi un livello. Il punto più dolente di Buried in Time è il fatto che esista una sola modalità di gioco, il che annulla completamente ogni valore di ripetitività. Il gioco ha comunque ottime possibilità di diventare estremamente popolare, anche se la sua lunghezza davvero scarsa potrebbe allontanare qualche appassionato. Sembra che gli sviluppatori abbiano speso tutto nella trama e nelle grafiche, e si siano trovati senza più nulla da regalare alla giocabilità. Se sei un vero appassionato di azioni monotone e di routine sempre uguali, allora benvenuto in Buried in Time!